Quella di Rose et Marius è una tradizione che si tramanda da padre in figlio. Le loro creazioni vi faranno fare un viaggio nel tempo in Provenza.
Rose et Marius hanno percorso le vie della regione alla ricerca degli artigiani più’ talentuosi. Hanno quindi scelto di lavorare con gli artigiani di Limoges per le porcellane e quelli di Anduze per le terre cotte il cui prestigio risale al XVII secolo, con i mastri cerai che colano candela per candela a mano e con i profumieri di Grasse che hanno creato per loro 8 fragranze originali e uniche. Possedere una candela Rose et Marius non è solamente il pacere di possedere una candela profumata ma quello di possedere un oggetto unico e che racconta tradizioni secolari.
Tutti tentano di scoprire i segreti della fabbricazione della porcellana. La chiave di questa nuova alchimia fu il caolino. Dal XVIII secolo, periodo delle prime produzioni, la notorietà della porcellana di Limoges si estende al punto che il nome della città evoca istantaneamente l’arte della porcellana. Il primo fondamento di questa celebrità risiede certamente nel caolino, argilla bianca essenziale per la fabbricazione della porcellana dura, scoperta nei pressi di Limoges nel 1768. A questa materia prima considerata come l’oro bianco del Limousin, le foreste della regione forniscono il legno, combustibile indispensabile alla cottura della porcellana, i corsi d’acqua permettono l’installazione di numerosi mulini che consentono di macinare il materiale per ridurlo in pasta o in smalto. Infine, esiste a Limoges l’elemento indispensabile per un’industria dell’arte quale quella della ceramica, cioè una mano d’opera qualificata e abile che si era già distinta nella produzione di smalti del Limousin fin dal medioevo.
Così, ha inizio la storia della porcellana di Limoges nel 1771. Da allora, seguono le grandi tappe dell’evoluzione, della storia, delle tecniche e degli stili. A tutt’oggi, la porcellana é ancora usata dagli artisti e dai designers che sfruttano magistralmente le sue qualità per la creazione di oggetti belli e utili, giustificando ulteriormente la reputazione della porcellana di Limoges.